Investire all'estero può rappresentare la chiave per un futuro ricco e di successo: ma perché è una pratica che va sempre più per la maggiore tra gli imprenditori? Proviamo a capirne di più. Investire all'estero: ecco quando conviene Aprire un'attività di tipo commerciale, creare un nuovo punto di ristoro alimentare, acquistare un immobile o, ad esempio, delle azioni in borsa. Sono soltanto alcuni dei mille modi possibili per investire all'estero una somma di capitale più o meno elevata, in base alla propria disponibilità. Ma quand'è che conviene farlo? Sicuramente quando c'è un capitale iniziale abbastanza alto da non poter creare grossi problemi se investito. Non tutti gli investimenti vanno a buon fine ed è essenziale riuscire ad organizzarsi affinché i soldi dedicati all'investimento siano sufficienti ma non eccessivi: in caso di guadagno si avrà un ricavo (magari anche molto elevato) mentre in caso di perdita non si subiranno grossi contraccolpi e si potrà continuare a seguire il proprio stile di vita, senza rischiare di rimanere a corto di denaro. Investire all'estero o in Italia? L'Italia sta attraversando un periodo particolarmente complesso dal punto di vista finanziario. Investire all'estero non è sicuramente il modo migliore per aiutare il bel paese ma a volte non c'è scelta. Bisogna pur guadagnarsi da vivere e, purtroppo, è innegabile che investire denaro in Italia rappresenti attualmente una scelta più che azzardata. Le tassazioni sono troppo elevate, sia che si voglia tentare la strada della compravendita o dell'affitto di immobili, sia che si voglia tentare di avviare una nuova attività. Costano gli affitti, costa l'assunzione di dipendenti e costa il mantenersi in regola a livello finanziario. Le tassazioni all'estero sono molto più agevolate ed esistono paesi che sono considerati dall'immaginario comune come veri e propri paradisi fiscali. Un esempio su tutti? Le Canarie, vicinissime a noi sia a livello geografico che culturale ma estremamente diverse dal punto di vista socio-politico. Tra l'investire all'estero e in Italia è sicuramente più vantaggiosa la prima opzione. Investire all'estero assicura buoni guadagni? La risposta alla fatidica domanda è No, non sempre. Investire all'estero non rappresenta la soluzione definitiva ad ogni problema e non sempre garantisce buoni riscontri in termini economici. Sebbene le tasse da pagare siano sempre molto più basse rispetto all'Italia e sebbene, in media, il mercato sia molto più attivo, non è detto che investire all'estero riuscirà a incrementare i guadagni. Purtroppo come in ogni tipologia di investimento ciò che conta è la bravura dell'investitore e, soprattutto, un pizzico di fortuna. Ma tentar non nuoce! L'importante è scegliere i paesi migliori nei quali investire: le società di sondaggi stilano di anno in anno liste infinite pensate proprio per gli imprenditori. Al momento i mercati che rappresentano la scelta d'elite per chiunque voglia investire e sperare di veder crescere il proprio patrimonio sono Singapore, Hong Kong e la Nuova Zelanda. A seguire? Le europee Danimarca e Norvegia.
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